giovedì 14 marzo 2013

Europa League: Zenit, l'eterno ritorno dell'uguale

Scrivo con il rigore di Shirokov ancora davanti agli occhi, un errore decisivo a cinque minuti dalla fine. Scrivo pensando a quel pallone che danza nell'area svizzera dopo che ha sbattuto sul palo, con Bystrov che guarda il suo tiro chirurgico infrangersi su una sbarra traversa bianca. Scrivo pensando a Danny che da due passi dalla porta semivuota spedisce il pallone in curva. Il goal di Witsel intorno alla mezzora del primo tempo non basta, l'1-0 non basta.Non è bastato un ottimo secondo tempo, non è bastato l'uomo in più (espulso nel Basilea il centrocampista Diaz per somma di ammonizioni al 44'), non è bastato nulla di quanto messo in campo dai piteriani quest'oggi.


E' finita come due stagioni fa, quando i russi vennero eliminati da un tutt'altro irresistibile Twente. Tante cose rimandavano a quella gara, troppe per poter ben sperare. Anche allora erano gli ottavi, anche allora Malafeev fu costretto a saltare la sfida di ritorno, anche allora lo Zenit gioco una pessima gara di andata (3-0 per gli olandesi) ed un ottimo ritorno (2-0 con reti di Shirokov e Kerzhakov), anche allora il goal decisivo per le sorti della qualificazione arrivò nel recupero della prima sfida (allora De Jong al 92', quest'anno Frei al 94').

Dalla sconfitta col Twente alla clamorosa eliminazione odierna sono rimasti in molti: i portieri Malafeev/Zhevnov, Anyukov, Bruno Alves, Shirokov, Denisov, Danny, Kerzhakov, ovvero ben sette titolari odierni. Più il mister, Luciano Spalletti. Ecco, forse il principale artefice dell'ennesima tragicomica eliminazione europea. Il ciclo russo dell'italiano è, probabilmente, finito questa sera. I tifosi iniziano a chiedere la sua testa, gli otto punti di ritardo dal CSKA in campionato paiono irrecuperabili. Nietsche sosteneva che la storia è un grande circolo, in cui tutti i fatti e tutti gli avvenimenti sono destinati a ripetersi e a ritornare eternamente. I tifosi dello Zenit pregano si sbagliasse, prima di dover vedere, tra due stagioni, la solita vecchia nuova storia europea.


Zenit St.Petersburg - Basilea 1-0 (1-0) (and. 0-2)

Reti: A.Witsel 30'
Ammoniti: A.Witsel, I.Denisov, R.Shirokov, A.Kerzhakov (Z), P.Degen, P.C.Ho, M.Diaz, F.Frei (B)
Espulsi: M.Diaz al 45' per somma di ammonizioni
Note: All'85' Y.Sommer para rigore a R.Shirokov

Zenit St.Petersburg (4-3-3): Y.Zhevnov; T.Hubocan, N.Lombaerts, Bruno Alves (dal 73' V.Bystrov), A.Anyukov; R.Shirokov, I.Denisov, A.Witsel (dal 90'+1 A.Bukharov); Danny (dall'84' V.Fayzulin), A.Kerzhakov, Hulk. A disposizione: E.Baburin, M.Rodic, A.Lukovic, S.Semak. Allenatore: Luciano Spalletti

Basilea (4-5-1): Y.Sommer; P.Degen (dal 90'+2 M.Steinhofer), F.Schar, A.Dragovic, P.C.Ho; M.Salah, M.Elneny, M.Diaz, Cabral, V.Stocker (dal 18' F.Frei); M.Streller (dal 66' G.Sauro). A disposizione: G.Vailati, G.Yapi Yapo, J.Zoua, A.Frei. Allenatore: Murat Yakin

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